verdi del trentino
    Lucia Coppola - attività politica e istituzionale
   

  Legislatura provinciale
2018-2022
attività consiliare

Comune di Trento
dal 2008 al 2018
attività consiliare

articoli
dalla stampa
dal 2020 al 2022

articoli
dalla stampa
dal 2014 al 2019

articoli
dalla stampa
dal 2008 al 2013

   

torna a precedente

   

 HOMEPAGE

  I VERDI
  DEL TRENTINO

  
  CHI SIAMO

  STATUTO

  REGISTRO CONTRIBUTI

  ORGANI E CARICHE

  ASSEMBLEE
  CONFERENZE STAMPA
  RIUNIONI


 ELETTI VERDI

  PROVINCIA DI TRENTO

  COMUNITÀ DI VALLE

  COMUNE DI TRENTO

  ALTRI COMUNI


 ELEZIONI

  STORICO DAL 2001


 ARCHIVIO

  ARTICOLI

  DOSSIER

  CONVEGNI

  INIZIATIVE VERDI

  PROPOSTE VERDI

  BIBLIOTECA

  GALLERIA FOTO

  

     



Trento, 31 luglio 2020
PISTA DI SKI-ROLL AL PASSO DI LAVAZÈ:
DOPO LO SCEMPIO SI LIMITINO ALMENO I DANNI

Interrogazione a risposta scritta presentata dalla Lucia Coppola

Sull’homepage del sito lavazè.com si legge: "In un ambiente fortemente incontaminato, a 1.808 metri di quota, il Passo Lavazè offre interessanti opportunità di relax e svago a contatto con la natura. I maestosi massicci del Latemar e del Catinaccio, il Corno Bianco ed il Corno Nero, faranno da cornice ideale alla tua vacanza nelle Dolomiti, Patrimonio mondiale UNESCO.”

Ambiente fortemente incontaminato? Direi proprio di no se si considera la colata di asfalto lunga tre chilometri che è servita per creare la pista di ski-roll più alta d’Europa, che ospiterà anche un poligono di tiro. Una speculazione vergognosa e non dignitosa per un’area di grande valore naturale e paesaggistico.

Questo territorio, già messo in ginocchio della tempesta Vaia dell’ottobre 2018, ha subìto con la realizzazione di questo progetto, un altro duro colpo. Un’operazione mascherata dietro parole come “riqualificazione ambientale (Programma Integrato di Riqualificazione Ambientale – in sigla P.I.I.R.A.) del Passo di Lavazé.”, ma chiaramente nei fatti un’opera di irreversibile sfruttamento del Passo Lavazè. Purtroppo a nulla sono valse le lotte delle associazioni ambientaliste e non solo che si sono battute strenuamente contro questo progetto.

Ora lo scempio è realtà e

interrogo il presidente della Provincia per sapere:

1) quanti altri disastri ambientali dovranno compiersi prima che chi progetta, realizza e finanzia opere come quella al Passo di Lavazè si renda conto che con questo modus operandi si snaturano luoghi incontaminati, non solo distruggendo l’ambiente naturale – e questo è già un fattore di gravità assoluta – ma si rischia anche di allontanare a poco a poco dalle nostre zone di montagna i turisti abituali che vengono da noi prevalentemente per godersi le meraviglie del nostro territorio in pace e tranquillità;

2) se, in presenza di questa struttura purtroppo già realizzata, che sicuramente genererà l’arrivo di molti amanti dello ski-roll, si intenda limitare il numero di accessi giornalieri al passo con i mezzi a motore.

 

      Lucia Coppola

LUCIA COPPOLA

BIOGRAFIA
E CONTATTI


  
   

© 2000 - 2022
VERDI DEL TRENTINO

webdesigner:

m.gabriella pangrazzi
 
 

torna su